Le disposizioni Ministeriali del 4 Marzo 2020 per il contenimento dell’epidemia del virus COVID-19 “sospendono manifestazioni ed eventi di qualsiasi natura in luogo pubblico o privato che comportino affollamento tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” fino al 3 Aprile. Per trenta giorni dunque molti concerti non potranno essere realizzati. Non sappiamo ad oggi cosa ci riserva il futuro, perlomeno nell’immediato. A questo si aggiunge che alcuni Paesi Extra Europei hanno chiuso le frontiere agli italiani, Compagnie aeree hanno cancellato molti voli per l’Italia, e comunque è in atto una limitazione di fatto alla circolazione degli artisti.
Augurandoci che queste misure possano efficacemente salvaguardare la nostra salute la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano (composta da tutte le associazioni nazionali della filiera produttiva dello spettacolo dedicato alla musica jazz) propone alcune regole condivise per un comportamento etico nella situazione di grave emergenza in atto per il nostro settore. In via preliminare la Federazione invita tutti a fare riferimento alle ICC Force Majeure Clause 2003 (ICC Clause) che la Camera di Commercio Internazionale ha emanato nel febbraio del 2003. (https://iccwbo.org/…/icc-force-majeure-clause-2003icc-hard…/) La Federazione invita, inoltre, i propri aderenti a sollecitare la formalizzazione degli accordi intervenuti tramite la redazione di contratti di scritturazione artistica o semplicemente di scritture private, che riportino chiaramente gli impegni assunti, a tutela di entrambe le parti. E così, al fine di evitare maggiori danni, e anche per scongiurare abusi e strumentalizzazioni di ogni genere, la Federazione invita le associazioni aderenti ad attenersi a queste poche ma importanti regole di comportamento, e a diffonderle a tutti i propri soci invitandoli a rispettarle:
1) gli aderenti alla Federazione ed i soggetti con i quali si relaziona (organizzatori, musicisti, agenzie, ecc.) si atterranno alle disposizioni/ordinanze delle Autorità pubbliche ovvero non assumeranno decisioni unilaterali e dunque: - non cancelleranno eventi/spettacoli/concerti in modo arbitrario, certamente non quelli programmati per una data seguente al 3 Aprile. - in particolare nel periodo che intercorre tra la data odierna e il 3 aprile, nel caso di evidenti e dimostrate difficoltà le comunicheranno all’altra parte in modo tempestivo e per iscritto, e prima di procedere definitivamente all’annullamento dovranno mettere in atto un tentativo di trovare un accordo, che potrà includere la richiesta agli artisti di esibirsi in due set distinti, in modo da poter dividere gli accessi del pubblico nel rispetto dei criteri dettati dal DCPM del 4 marzo 2020, al fine di salvaguardare il lavoro di tutte le categorie
N.B. Si ricorda che, nel caso in cui un concerto venga annullato in assenza di causa di forza maggiore l’Organizzatore è tenuto a corrispondere l’intero compenso pattuito, se non fosse possibile concordare con l’artista o il suo rappresentante una data di recupero, altrettanto l’artista (o l’agenzia) se cancellerà il concerto in assenza di causa di forza maggiore o malattia dimostrata, dovrà versare a titolo di penale un importo pari al compenso concordato.
2) Per i contratti in essere, considerata l’incertezza del futuro e la psicosi dilagante, si sollecita ove si renda necessario, una collaborazione tra tutte le parti (organizzatori, agenzie, musicisti), anche rivedendo le scadenze degli obblighi contrattuali, trovando accordi che tengano conto delle rispettive esigenze e favorendo la realizzazione dell’evento nella migliore delle condizioni possibili per tutti.
3) nel caso in cui il concerto venga cancellato per le disposizioni superiori relative all’emergenza sanità legata al virus COVID-19, coloro (agenti o artisti) che hanno ricevuto somme a titolo di cauzione o di anticipo sono tenuti a restituirle, se l’organizzatore lo richiede al fine di poter rimborsare il costo dei biglietti al pubblico. - La restituzione di dette somme potrà essere parziale se parte degli importi siano stati utilizzati per sostenere spese per l’esecuzione contrattuale (es. viaggi, hotel...) debitamente documentate, con l’intesa di trovare in un momento successivo la soluzione per ogni singolo caso in modo da ripartire le eventuali perdite in modo equo e corretto.
4) nell’ipotesi che il concerto venga cancellato per le disposizioni relative al virus COVID-19 gli organizzatori rimborseranno le somme anticipate, dalle agenzie o dagli artisti stessi, per spese finalizzate all’esecuzione contrattuale (es. viaggi, hotel...) debitamente documentate, laddove tali rimborsi non fossero riconosciuti dai vettori. In un momento successivo sarà necessario trovare soluzioni per ogni singolo caso che servano a ripartire le eventuali perdite in modo equo e corretto. Si invitano gli organizzatori che dovessero trovarsi nella condizione di non poter realizzare i concerti previsti poiché prevedono musicisti provenienti dall’estero, di valutare la possibilità di sostituirli con musicisti italiani, così da non cancellare l’evento e mantenere attivi i lavoratori e le attività coinvolte, sostenendo anche il nostro jazz che, oltre a non avere nulla da invidiare ai colleghi stranieri, è profondamente provato dell’emergenza in corso.
In conclusione, la correttezza, il buon senso e il senso di comunità riteniamo siano i principi che ci debbano indicare la strada, in un momento in cui ciascuno di noi ha profondamente bisogno dell’altro. Trovare insieme le soluzioni ci permetterà di superare questa emergenza e, speriamo, allargherà la nostra visione della realtà e potrà porre le basi di un cambiamento.
La Federazione Nazionale Il Jazz Italiano: IJN - Associazione Italiana delle Agenzie e Management di Jazz MIDJ - Associazione Italiana Musicisti di Jazz IJC - Associazione Italiana dei Clubs di Jazz I-JAZZ - Associazione Italiana dei Festival di Jazz ADEIDJ - Associazione Italiana delle Etichette Indipendenti di Jazz AFIJ - Associazione Italiana dei Fotografi di Jazz IJVAS - Associazione Italiana il Jazz va a Scuola
Il Presidente Paolo Fresu
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